Ebbene il 17, 18 e 19 maggio si terrà l’evento più importante del fundraising in Italia: il Festival del Fundraising. Presso l’hotel Parchi del Garda di Lazise – nella meravigliosa cornice del Lago di Garda – ci sarà il più grande meeting più varie conference per far crescere il non profit italiano, con tanti momenti ricreativi (pranzi, cene e feste) per stringere relazioni insieme ai diretti interessati.
Tanti ospiti illustri in questa tre giorni e la possibilità di incontrare pressochè tutto il mondo del non profit italiano raccolto in un unico luogo, con la possibilità di conoscere i protagonisti. Stiamo parlando di rockstars del mondo del funraising come: Annalaura Anselmi esperta marketing per Medici Senza Frontiere, Francesco Ambrogetti responsabile fundraising e marketing per UNICEF Italia, Stefano Brown Sustainability Manager per IKEA, Giulio Cok responsabile per l’area donor development per UNHCR, Maia Kahlke Lorentzen a capo delle migliori campagne pubblicitarie per Amnesty International, Greenpeace International e Save the Artic per b.bold ecc. Un programma davvero ghiotto considerando che vorrei migliorarmi per proporre delle soluzioni sempre più performanti alle cooperative e alle fondazioni con cui collaboro.
Come Brand Developer e Reputation Manager (ovvero Sviluppatrice di Marchi e Manager della Reputazione) considero questo un momento formativo prezioso e sono grata a chi mi offerto la possibilità di partecipare.
Avevo letto di questo fondamentale appuntamento annuale sulla rivista VITA, un magazine sul quale trovo spesso spunti interessanti da applicare in ambo i mondi del non profit e del profit. L’evento aveva chiaramente richiamato la mia attenzione però il biglietto d’ingresso un pò proibitivo corrispondeva ad una barriera per partecipare. Quest’anno mi è stato gentilmente offerto il biglietto MINIMAL (del valore di € 730) e quindi andrò a testare personalmente la bonta di questa tre giorni di formazione, workshop e incontri. Ripongo delle buone aspettative in questo evento, forse ho solo un filo di scetticismo per l’hype che si è venuto a creare nei confronti di questa manifestazione (sarà una dbolezza dovuta al mestiere) ma il mio approccio sarà comunque di totale apertura e cercherò di portare a casa tutto il buono che potrò.
Però il prezzo non è un pò esagerato trattandosi di un festival per far crescere il non profit?