Addio Universal Analytics.
Grazie per l’onorato servizio.
Benvenute GA4.
Il 16 Marzo di quest’anno, Big G ha annunciato ufficialmente che Universal Analytics, dopo 10 anni di onorata carriera, andrà in pensione a partire dal 1 Luglio 2023.
I clienti che usano la versione a pagamento (GA360) potranno utilizzarlo per ulteriori 3 mesi (fino al 1 Ottobre 2023). Dopodiché non saranno concessi ulteriori periodi di estensione a nessuna tipologia di cliente.
Molti siti web che iniziano ad avere qualche annetto, hanno probabilmente installato le Universal Analytics di Google, che hanno sempre rappresentato lo standard adeguato di tracciamento di qualità.
Pertanto, se volessimo continuare ad analizzare i dati analitici di navigazione del sito web dovremmo contattare il nostro fornitore di fiducia e chiedere lo switch a Google Analytics 4, che da qui in poi citeremo come GA4.
Per questa ragione COMUNICARE informa la propria clientela, nel caso si volesse effettuare il cambio e continuare il tracciamento e l’analisi dei dati.
Installando GA4, per completezza di informazioni, si manterrà sino alla data dello switch di Google anche la lettura delle Universal Analytics (se previamente installate) che continueranno a registrare sino a giugno 2023, ottenendo così un’analisi ancora più completa. Da quel momento in poi Universal Analytics e GA360 smetteranno di elaborare nuove hit e le property saranno accessibili soltanto in modalità lettura.
Fino a quando si potranno gestire i dati con Universal Analytics?
I dati verranno registrati e raccolti da Universal Analytics sino al 30 Giugno 2023 per i clienti standard e al 30 Settembre 2023 per quelli premium. Dopo, le property saranno ancora raggiungibili per un periodo limitato. Non si conosce al momento con precisione la data di chiusura definitiva, ma Google ha comunicato che avremo altri 6 mesi di tempo (dunque almeno fino a dicembre 2023).
Cosa cambia in estrema sintesi?
In GA4 ci sono metriche nuove, metriche assenti (come i bounce rate) ed anche quelle presenti (come le sessioni e gli utenti) funzionano e misurano in modo diverso rispetto a prima.
GA4 è in grado di tracciare il comportamento dello stesso utente cross-device, cross-site e cross-platform grazie all’utilizzo incrociato di User ID, Google Signals e Client ID. In che modo: un utente tipo che utilizza nella sua quotidianità un pc portatile, un tablet ed un cellulare per la navigazione sul web, in Universal Analytics sarebbe stato conteggiato (a causa dei limiti della tecnologia basata sui cookie) come 3 utenti diversi. Su GA4 invece sarebbe sempre lo stesso: dunque uno solo. GA4 crea un singolo percorso utente da tutti i dati associati alla stessa identità.
Nella fattispecie, poiché questi spazi di identità vengono utilizzati in tutti i report, ti consentono di comprendere meglio i comportamenti degli utenti e di raccontare una storia più unificata e olistica sulle loro relazioni con la tua attività.
Si passa pertanto da una struttura del dato basato sulle sessioni e sulle diverse tipologie di interazione degli utenti, a un tracciamento basato su eventi e relativi parametri.
Perchè questo cambio evolutivo si è rivelato necessario?
In un futuro ormai alle porte, dove il tracciamento degli utenti non potrà più fare affidamento ai cookie di terze parti o ai Mobile Advertising ID, era necessario ripensare agli strumenti di tracciamento perseguendo simultaneamente due obiettivi, di per sé, agli antipodi e che GA4 persegue:
- Salvaguardare la privacy degli utenti, anteponendo il tracciamento a una loro scelta facoltativa;
- Salvaguardare le funzioni e le informazioni per le attività di digital marketing ad esso collegati.
GA4 può lavorare sia in presenza, sia in assenza di cookie.
Laddove i report di comportamento e conversione saranno parziali, a causa di limitazioni tecniche o del diniego degli utenti, Google provvederà alla modellazione dei dati grazie alla sua AI – intelligenza artificiale.
GA4 introduce infatti il Conversion Modeling per i casi in cui una conversione registrata non possa essere attribuita in modo deterministico a nessun canale di acquisizione.
La maggior parte dei server sia di Universal che GA4 si trova negli Stati Uniti. A Gennaio 2022, il tema si è riacceso in quanto il Garante per la Protezione dei Dati Austriaco (DPA) ha dichiarato che il tracciamento con Google Analytics viola il regolamento GDPR europeo.
In poche parole, tale sentenza sembra sottendere l’obbligatorietà di mantenere e archiviare i dati degli utenti europei su server europei. Da quel momento sono fioccati articoli e discussioni che dichiaravano l’utilizzo, in Europa, di questo strumento come illegale.
Tutto quindi lascia intendere che l’utilizzo del tracciamento coi software Google sia destinato a perdurare nel tempo, con un occhio di riguardo in più verso il rispetto delle volontà e della privacy degli utenti, ma con la possibilità di estrapolare insight ancor più di valore dai dati raccolti grazie alle novità portate in campo da GA4.